Creato 42 anni fa dal sindaco di questa piccola cittadina del centro della Francia, Saint-just-Le-Martel, a pochi chilometri da Limoges, la capitale della porcellana, il Salon international de la caricature et du dessin de presse et d’humour è diventato negli anni il luogo d’incontro privilegiato per i vignettisti di stampa di tutto il mondo. Tanto che il Ministero della Cultura, la regione Limousin e la città di Limoges, grazie ai Fondi strutturali dell’Unione Europea, hanno potuto finanziare un centro permanente, comprendente un teatro, un piccolo museo, sale per esposizioni e riunioni, oltre spazi per archivi. Le donazioni di artisti o delle loro famiglie continuano a crescere, rendendo il centro un luogo di ricerca per chiunque sia interessato alla satira grafica e alla sua dimensione informativa e socialmente critica. Il Centre du dessin de presse, come è stato battezzato, può quindi operare tutto l’anno, in particolare con una vocazion educativa e di collaborazione con le scuole di tutta la regione, per le quali sono stati creati strumenti specifici per gli insegnanti, oltre all’organizzazione di spettacoli, conferenze, mostre e laboratori.
Il festival che si tiene ogni anno all’inizio dell’autunno, quest’anno dal 23 settembre al 1° ottobre, occupa una superficie di 2.000 mq e presenta ben 27 mostre, che rappresentano oltre 3.000 disegni, caricature o satira grafica su tanti temi dallo sport alla politica. Più di 130 artisti provenienti da tutto il mondo sono venuti al festival, in un’atmosfera amichevole, quasi familiare. Di fatto, la maggior parte degli abitanti del villaggio è coinvolta, sia come volontari che come ospiti degli artisti in visita. Partecipano molti artisti di Libex, tra cui Marilena Nardi, Antonio Antunes, Khalid Gueddar, Marco De Angelis, Dino Aloi, Ramses, solo per citarne alcuni.
Un’altra caratteristica originale del festival è l’organizzazione di un premio assegnato al miglior vignettista dell’anno: il Prix de l’humour vache. Humour vache è un’espressione popolare francese, impossibile da tradurre in italiano, che indica un umorismo satirico e critico senza compromessi. In questa regione della Francia, dove una razza di bovini, la mucca Limousine, è molto apprezzata in tutto il mondo per la qualità della sua carne, l’originalità di questo premio consiste nel fatto che la mucca, mascotte del festival, vince il vignettista premiato… e viene quindi fotografata con il vignettista fotografia riprodotta nella maggior parte dei media regionali e nazionali francesi.
Sono previste mostre personali di artisti provenienti da Argentina, Brasile, Cuba, Egitto e Medio Oriente, Portogallo, Regno Unito, Siria e Russia, nonché mostre collettive del World Press Cartoon, del centro americano Cagle Cartoons, di Amnesty International e, infine, del Centre Librexpression/Libex della Fondazione Giuseppe Di Vagno. Quest’ultimo presenta una selezione di 6 disegni di ognuna delle ultime 6 mostre organizzate da Libex in occasione del Festival Lector in Fabula. Propone una piccola ma rappresentativa selezione degli artisti internazionali con cui il Centro ha l’onore e il piacere di lavorare e di promuovere. Dei pannelli esplicativi illustrati di vignette spiegano i temi delle varie mostre e gli obiettivi della Fondazione Di Vagno e di Libex.
Sarebbe troppo lungo elencare tutti gli artisti esposti e le loro opere, tra queste una mostra molto originale e di qualità eccezionale merita di essere menzionata. Sul modello dell’arazzo di Bayeux, che commentava a fumetti (già!) l’invasione dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore e la battaglia di Hastings del 1066, Steve Bell, vignettista del quotidiano britannico The Guardian, ha disegnato L’arazzo di Windsor, nello stesso formato ma leggermente più corto: 50 cm di altezza e 28 metri di lunghezza (contro i 68 cm dell’arazzo di Bayeux). In 98 scene esilaranti, racconta la lunga attesa di Carlo di Windsor, dalla nascita, all’adolescenza e poi alla vita da uomo maturo, fino alla sua incoronazione del 6 maggio 2023.
Vi compaiono tutti i membri della Famiglia Reale, primi ministri e ministri britannici (diverse centinaia), personaggi della politica internazionale, castelli e decine di animali tra questi pinguini, rane, anatre, squali… e unicorni. Un capolavoro grafico e umoristico che merita di essere presentato anche in Italia. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, in cui ogni scena è commentata da un testo immaginario (ma non sempre…) e umoristico dell’artista.