Jacovitti in mostra a Gardone Val Trompia

Amico della famiglia Jacovitti, è da tempo che Dino Aloi, semiologo, vignettista e editore (e membro del comitato scientifico di Libex) con la complicità di Silvia Jacovitti, è appassionato del lavoro di JAC, nome d’arte di Benito Franco Jacovitti (1923-1997). A giusto titolo, perché Jacovitti fu, senza dubbio, uno dei più geniali umoristi e fumettisti italiani oltre che il più interessante, perché in quasi sessanti anni di carriera è stato sulla cresta dell’onda grazie alle sue numerose sperimentazioni di stile, tratto e segno, ma soprattutto per la sua verve comica e la sua capacità di interpretare gli umori degli italiani. Le sue affollatissime panoramiche, ricche di centinaia di personaggi e di battute, personificavano l’Italia di quegli anni. Non a caso, grandi intellettuali italiani come Umberto Eco e Goffredo Fofi, tra altri, gli hanno dedicato scritti.

JAC ha iniziato sua carriera a 16 anni e, ventenne, era già considerato come uno dei più interessanti autori italiani. Camaleonte, era in grado di disegnare tutto e per ogni tipologia di media, dai giornali per ragazzi, come Il Vittorioso, a giornali più politici, tra i quali il giornale dell’Azione Cattolica, Intervallo, sul quale pubblicherà nel 1945 strisce di satira come Battista l’ingenuo fascista o Pippo il Dittatore, franche parodia di Hitler, fino a disegnare un capolavoro erotico, sempre umoristico, il KamasuLtra. Non mancherà anche il suo impegno in campo televisivo, scenografie per trasmissioni e cartoni animati per vari programmi, tra cui Gulp! e Supergulp!

Quelli che hanno vissuto nella seconda meta del Novecento si ricorderanno alcuni dei suoi esilaranti personaggi: Cocco Bill, il cow-boy con la sigaretta storta incollata alle labbra, Zorry Kid, i mitici tre P, Pippo Pertica e Palla ed ancora i personaggi dei suoi esordi come, Oreste il guastafeste, Cip l’arcipoliziotto, La signora Carlomagno, Jak Mandolino, Occhio di Pollo e Pinocchio.

Se lo stile di JAC può sembrare vecchio stile ai giovani in paragone con la produzione attuale di fumetti comici, la sua comicità ha sempre presa e da voglia di entrare nel suo universo, fuori da tutte catastrofi moderne, dalle battute facili e dalla mediocrità generalizzata dei social networks.

La mostra, Jacovitti genio del sorriso, dal 13 maggio al 25 giugno 202, a cura di Dino Aloi & Silvia Jacovitti, con la collaborazione di Fabrizio Zubani, si tiene al Museo delle Armi e della Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia (Via XX Settembre, 31_Gardone Val Trompia)

Chi non avrà possibilità di andare a Gardone Val Trompia, può recuperare andando a visitare la grande mostra, prevista nel prossimo mese di ottobre, curata da Dino Aloi e Silvia Jacovitti, al MAXXI di Roma (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo).


Dino Aloi & Silvia Jacovitti (a cura di): Il Mondo di Jacovitti, Il Pennino Editore, 2018
Andrea Sani, Luca Boschi e altri, Jacovitti. Sessant’anni di surrealismo a fumetti. Edizione Illustrata, Edizioni NPE, 2011
Jacovitti, Jacovitti Proibito. KamasuLtra, Edizioni NPE, 2015
Umberto Eco, Apocalittici e integrati, comunicazione di massa e teorie della cultura di massa, Bompiani, 1997


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