Lectorinfabula, vent’anni e tanta strada davanti a noi

Daniela Mazzucca

Vent’anni di Lectorinfabula, non è lo scorrere del tempo che conta ma la crescita e la qualità dell’offerta culturale proposta e offerta. Vent’anni sono un traguardo straordinario e anche il risultato di un modo di lavorare che la Fondazione Giuseppe Di Vagno ha affrontato, inizialmente sostenendo l’intuizione di alcuni giovani intellettuali e poi aprendo convintamente spazi di studio e approfondimento anche a nuovi compagni di viaggio, sviluppando una capacità di essere capillare,  ramificata e integrata con il territorio in cui opera.

Lectoinfabula, nel suo continuo processo di crescita ed elaborazione culturale, è diventato il punto di raccordo più alto di tutte le attività svolte dalla Fondazione. Il momento e il luogo in cui gli esiti delle diverse iniziative si ritrovano e, spesso, pubblicamente si confrontano. Lectorinscienza, Scuola di Reportage Narrativo Alessandro Leogrande, Centro di Satira Politica Libex, Premio Di Vagno, Il Piacere di lavorare, Lectorintavola e altro ancora, insieme alla Biblioteca di Comunità che utilizza i nostri numerosi archivi digitalizzati e in rete. Queste attività e molto altro ancora sono documentate con un sostegno quotidiano da Pagina’21, la nostra rivista on line che ha un grande seguito soprattutto tra i più giovani. Tutte queste attività rappresentano i fiori all’occhiello della Fondazione Giuseppe Di Vagno.

«Ancora una volta, bisogna non subire l’identità, ma rovesciarla. Non fare della memoria un feticcio, o un altare, ma un porto aperto» scriveva Alessandro Leogrande nel capitolo Identità del Piano strategico della cultura della Regione Puglia (2017-2026) dal cui contributo spesso abbiamo tratto ispirazione. Anche per questa ragione con Lectorinfabula proponiamo percorsi culturali che attraversano e superano i tradizionali steccati che separano arti e ambiti disciplinari diversi. «Siamo partiti dalla pluralità delle esperienze, dalla contaminazione, dai suoi attraversamenti per offrire al territorio ma anche a noi stessi l’esperienza di percorsi culturali ibridi plurali». Ancora «È essenziale ripartire dalle nuove generazioni, affinché la costruzione di un percorso di coltivazione di interessi favorisca la definizione di un’offerta formativa al passo coi tempi, costruita sui fabbisogni dei singoli e delle compagini informali. Bisogna favorire azioni che perdurino tutto l’anno, in collaborazione con scuole e università».

In questi anni abbiamo lavorato essendo sempre in ascolto e dialogando con il nostro territorio, da ConversanoBari, da Putignano a Rutigliano, Noicattaro, Mola di Bari, da quest’anno anche con  Castellana Grotte. Con la rete delle scuole creata per il Centenario di Giuseppe Di Vagno, sempre con le scuole per il Premio Rossella Panarese sulla divulgazione scientifica, con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Politecnico di Bari. Incontriamo associazioni culturali giovanili, istituzioni pubbliche e private, le fondazioni partecipate regionali (in particolare la Fondazione Pino Pascali di Polignano e la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca). Insieme ai nostri soci e ai consiglieri di amministrazione, recepiamo idee, suggestioni, per mettere in cantiere nuovi progetti ed essere in linea con le aspettative che la Fondazione Giuseppe Di Vagno è riuscita a creare nel corso di questi anni.

La partecipazione collettiva, metodo che pratichiamo in maniera costante, è una forma di responsabilizzazione e presa di coscienza dell’essere parte di sé e di una comunità. Una comunità che abbiamo voluto contribuire a creare e che adesso ci è vicina in ogni iniziativa. I risultati delle nostre iniziative dimostrano quanto sia vivo il desiderio di conoscere, riflettere, immaginare , ma soprattutto di farlo insieme.

Un ultimo aspetto che vorrei documentare e che caratterizza Lectorinfabula è il senso di appartenenza che manifestano i volontari e le volontarie. Spesso chi ha iniziato come volontario nei primi anni del festival ha continuato a farlo nel corso degli anni e, in alcuni casi, è riuscito a diventare anche parte attiva della Fondazione stessa. Un festival che è diventato, anche per questa ragione, il punto di contatto con le migliori energie culturali giovanili che esprime il nostro territorio. 

Buon ventennale a Lectroinfabula, noi continueremo su questo percorso.

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