Libex 2021, il 26 settembre i vincitori. Le dieci vignette finaliste

Dove ci porteranno i nuovi anatemi del politicamente corretto?

È proprio il tema della terza edizione del Concorso Internazionale LIBEX2021 Cancel Culture e politicamente corretto.

Indetto dal Centro Euromediterraneo LIBREXPRESSION (Fondazione Giuseppe Di Vagno -1889-1921), sono stati invitati a partecipare 160 vignettisti di stampa, provenienti da 55 paesi, che hanno inviato 218 vignette satiriche. Il materiale è stato esaminato da una giuria internazionale composta da: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italia), Joep Bertrams (Olanda), Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italia), Oscar Buonamano (Italia), e presieduta da Thierry Vissol (Francia) direttore del centro Librexpression.

La giuria ha selezionato 56 vignette che saranno esposte, dal 20 settembre al 31 dicembre, in una mostra nel chiostro del Monastero di Conversano (Italia) e pubblicate in un catalogo cartaceo. I tre vincitori saranno annunciati e premiati il 26 settembre a Conversano (BA) durante la XVII° edizione del festival Lector in Fabula della Fondazione Giuseppe Di Vagno.

Ecco i dieci finalisti e le loro vignette che diventeranno cartoline illustrate a disposizione del pubblico.

Il concorso LIBEX2021 è stato organizzato in collaborazione con Cartooning for Peace https://www.cartooningforpeace.org/en/ e Vox Europ, www.voxeurop.eu

Elenco dei dieci finalisti in ordine alfabetico:

Niels Bo Bojesen (Danimarca), Annullamento della cultura
Toso Borkovic (Serbia), Monumento
Lido Contemori (Italia), Politically correct
Marco De Angelis (Italia), Rinnovamento
Yoemnis Del Toro (Cuba), Il taglia legna
Tom Janssen (Paesi Bassi), Black Lives matter
Izabela Kowalska-Wieczorek (Polonia), Immersi nella pattumiera della storia
Walter Leoni (Italia), In un Plin
Elena Ospina (Colombia), Censura
Tjeerd Royaards (Paesi Bassi), Dibattito politico


Related posts

Intervista esclusiva a Fadi Abu Hassan, «Fermare i discorsi di odio che portano alla divisione del mondo in due campi è molto semplice: significa fermare il colonialismo e le guerre in tutto il mondo»

Intervista esclusiva a Michel Kichka. «L’Israele in cui siamo emigrati era un Paese che apparteneva all’Internazionale Socialista»

Libex al 42° Salone della caricatura e della vignetta di stampa di Saint-Just-Le-Martel