Libex in Festival per una nuova misura del mondo

Prende il via giovedì 23 novembre la prima edizione di Libex in festival, organizzato dalla Fondazione Giuseppe Di Vagno, che si svolgerà a Bari, presso il Centro Polifunzionale Studenti (palazzo Ex Poste). Si parlerà di satira, libertà di stampa e di libertà di espressione in pericolo.  Il festival è realizzato in collaborazione con la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Due giorni di letture, dibattiti, confronti e workshop.

Giovedi 23 novembre
ore 10:00 – Sala Alessandro Leogrande

Sessione inaugurale, saluti di benvenuto
Stefano Bronzini, rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921)

Lecture
Il teatro della politica, libertà e propaganda
Luciano Canfora, professore emerito di Filologia greca e latina dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro

a seguire
Il Centro Libex, un patrimonio per la libertà di espressione
Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression
Ines Pierucci, assessore alla Cultura Città di Bari
Piero Ricci, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia
Oscar Buonamano, direttore Pagina’21
Giuseppe Moro, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo e Cultura, Regione Puglia

modera
Marco Panara, giornalista

ore 15:00 – Sala Alessandro Leogrande
Seminario
La libertà di espressione, diritti e responsabilità
Oscar Buonamano, direttore Pagina’21
Vito Giannulo, giornalista vicecaporedattore TGR RAI Puglia
Rosario Tornesello, direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia

ore 15:00 – Sala De Trizio
Workshop
Come realizzare e pubblicare vignette di stampa
Marco De Angelis, vignettista
Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression

ore 17:30 – Sala Alessandro Leogrande
Conferenza
Informazione, Fake news e post-verità
Luigi Vicinanza, giornalista
dialoga con
Oscar Buonamano, direttore Pagina’21
Enzo Magistà, direttore della rete all-news TG Norba 24
Maddalena Tulanti, giornalista
Oscar Iarussi, giornalista

Venerdì 24 novembreì
ore 09:00 – Sala De Trizio
Workshop
Giornalismo d’inchiesta a fumetto
Margherita Allegri, vignettista
Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression

ore 09:30 – Sala Alessandro Leogrande
Seminario Giuridico
Il diritto e la partecipazione pubblica
Marina Castellaneta, docente di Diritto Internazionale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro

ore 11:30 – Sala Alessandro Leogrande
Conferenza
Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression
dialoga con
Margherita Allegri, vignettista
Marco De Angelis, vignettista
Gianlorenzo Ingrami, vignettista

Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression, «L’obiettivo delle vignette satiriche di stampa non è tanto quello di far ridere, anche se il riso, spesso amaro, che possono suscitare è liberatorio e terapeutico. Le vignette esprimono un’opinione, una presa di posizione, una denuncia, la dimostrazione di un disgusto viscerale nei confronti di avvenimenti politici, geopolitici e sociali che scuotono il mondo e le società. Reazioni tanto più forti quanto più forte è la sensibilità e l’empatia degli artisti verso le vittime e la repulsione verso i carnefici e le dimensioni più oscure della natura umana. Sono realizzate da professionisti, da giornalisti, sulla base di un lavoro di analisi delle nostre società e offrono la possibilità di una riflessione critica necessaria per il dibattito politico e per questo sono spesso considerate come pericolose da tutti i tipi di potere».

Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Giuseppe Di Vagno, «Le vignette sono il veicolo più diretto per far conoscere al maggior numero di persone le storture della nostra società. Dalla politica alla guerra, dall’ambiente al disamore, dalle emergenze alla quotidianità. Il lavoro di illustratrici e illustratori, dimostra che esiste un nuovo modo di raccontare. E lo sa bene la Fondazione Di Vagno che lavora tutto l’anno per diffondere l’importanza della libertà di espressione e di stampa, e la necessità di un linguaggio come quello della satira. Il Centro Librexpression realizza già appuntamenti importanti nell’ambito di Lectorinfabula e le vignette dei professionisti e delle professioniste, che da tutto il mondo convergono a Conversano, servono a realizzare un calendario con cui aiutiamo l’APS G.I.R.A.F.F.A. a raccogliere fondi per sostenere le donne vittime di violenza. Ora riteniamo di dover dedicare due giorni interi ad una materia che può insegnare tanto.

Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, «Castigat ridendo mores, così recita un famoso adagio latino che campeggia su molti prosceni teatrali. Denunciare il malcostume e punirlo attraverso l’ironia e il sorriso, spesso amari, è questa la vera funzione della satira, quale condizione e presupposto stesso della libertà e della democrazia e del tentativo di migliorare la società. Con Libex in Festival, la Fondazione Giuseppe Di Vagno di Conversano aggiunge, così, un ulteriore tassello alla propria strategia di Politica culturale o di Cultura politica, affiancando al Centro Librexpression/Libex, nato nel 2017 e diretto dall’economista e storico Thierry Vissol, un vero e proprio festival dedicato alla satira e alla libertà di espressione di cui oggi il mondo e anche il nostro Paese sembrano avere un bisogno vitale. Insieme alla Scuola di reportage narrativo Alessandro Leogrande, Libex in Festival rappresenta un rilevante ampliamento qualitativo dell’offerta culturale della Fondazione Giuseppe Di Vagno che, con LectorinFabula, LectorinScienza, LectorinTavola,  con i Granai del Sapere e con il Premio Di Vagno, va posizionandosi sempre di più quale fondazione culturale di riferimento regionale e nazionale, su cui Regione Puglia intende puntare moltissimo nella nuova programmazione 2021-2027, tutta incentrata sul welfare culturale, ossia sulla capacità della cultura di migliorare la qualità della vita delle persone.

Stefano Bronzini, rettore Università degli Studi Aldo Moro, «L’Università di Bari è entusiasta di partecipare a questo festival e a questi momenti di incontro. Lo è perché credo che in questi momenti la satira possa essere informazione vera e perché penso che la vera informazione passi attraverso anche l’ironia e la capacità di saper vedere le cose in una prospettiva lunga sempre mantenendo il sorriso. E l’Università, che ha il compito di fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti per tradurre il presente e immaginare il futuro, dice a tutti e tutte: mantenete il sorriso e andiamo avanti insieme che c’è molta strada da fare».


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