«Io penso che da un punto di vista politico Valditara vada colpito, perché è un bersaglio debole. Perché è un bersaglio debole e riassume in sé tante delle debolezze di questo governo […] Ci sono dentro la sua ideologia tutto il peggio: la cialtronaggine, l’incapacità di avere un’idea […] una bibliografia internazionale, la recrudescenza appunto dell’umiliazione, un abilismo […], il classismo, il sessismo: c’è tutto. E quindi io penso che se è vero che non è lui l’avversario è vero che è lui il fronte di quel palco di quel mondo che ci è avverso. E quindi vada colpita lì come si colpisce la Morte Nera in Star Wars: chiaramente, come dire, c’è un Impero, però c’è la Morte Nera, e siccome lui s’impone come la Morte Nera io penso che, come dire, non è difficile colpirlo perché, eh, tutto quello che dice è talmente palese, evidente, arrogante, cialtrone, lurido direi – lurido è una parola che si attaglia a quello che dice Valditara –, che, insomma, è facile vederlo».
Si può non condividere il contenuto di queste affermazioni del cittadino e professore Christian Raimo, naturalmente. Possono non piacere le espressioni e la metafora scelta per criticare l’operato del ministro in carica, la parte politica cui afferisce e il suo armamentario ideologico e retorico in un contesto esterno dalle mura scolastiche, ovviamente; d’altronde siamo in democrazia.
Ma è un fatto gravissimo e un orrido segnale repressivo che una critica, pur aspra, mossa al potere susciti una ritorsione del Ministero dell’Istruzione e del Merito che in questo caso, come decretato dall’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, ha portato alla sospensione per tre mesi e al dimezzamento dello stipendio un dipendente pubblico, lanciando un chiaro segnale intimidatorio alla classe docente di tutto il paese.
Oltre alla solidarietà nei confronti del docente Christian Raimo, esprimiamo una forte preoccupazione per il clima di restrizione delle libertà individuali e collettive che si sta instaurando in Italia. Tale sanzione va inserita infatti in un contesto nazionale in cui la repressione e la minaccia di repressione minano il principio costituzionale di critica e dissenso nei confronti del potere politico ed economico. Per questo il provvedimento inflitto a Raimo non riguarda solo lui, ma tocca lo stato di salute della nostra democrazia.
Caterina Ciccopiedi, storica
Valentina Colombi, storica
Daniele Gorgone, autore e insegnante
Carlo Greppi, storico
Marco Meotto, autore e insegnante
Lucilla G. Moliterno, autrice filosofica
Matteo Saudino, autore, divulgatore filosofico e insegnante
Stefano Tancredi, autore e insegnante