Tom Janssen si aggiudica la terza edizione del Premio Libex

La cultura e la democrazia in pericolo dalle oltranze del buonismo. Arrivano dai Paesi Bassi, dalla Colombia e dall’Italia, i vincitori del Concorso di vignette satiriche LIBEX2021. Cancel Culture e politicamente corretto il tema del concorso con il quel si sono cimentati i partecipanti.

La premiazione dei tre vincitori, scelti da una giuria internazionale di vignettisti e di giornalisti, del 3° Concorso Internazionale di vignette di stampa LIBEX 2021 sul tema Cancel Culture e politicamente corretto si è svolta nel corso della XVII edizione del Festival Lectorinfabula a Conversano, domenica 26 settembre 2021. Una bella cerimonia in presenza del Presidente della Fondazione Giuseppe Di Vagno, alla quale appartiene il Centro Euro-mediterraneo LIBREXPRESSION organizzatore del Concorso, l’avvocato Gianvito Mastroleo, del Direttore dipartimento Turismo e Cultura della regione Puglia, Aldo Patruno e dei membri della giuria: Marlene Pohle, vignettista in collegamento Zoom dall’Argentina, Joep Bertrams, vignettista, Marilena Nardi, vignettista, Gian Paolo Accardo, giornalista cofondatore di Voxeurop.eu, Oscar Buonamano, giornalista e direttore di Pagina21.eu e del presidente della giuria Thierry Vissol, direttore di Librexpression.

Quando la consapevolezza delle numerose – reali e ingiustificabili – ingiustizie sociali e razziali, delle discriminazioni e violenze subite dalle varie minoranze, conduce a ridurre la diversità al colore della pelle, alla religione, al sesso o all’orientamento sessuale;

Quando per correggerli, gli attivisti considerano che il linguaggio, la storia, l’arte, la musica, la letteratura e l’educazione dovrebbero essere ripuliti da tutte le offese, reali o meno, contro i membri di queste «comunità minoritarie» razziali o di genere;

Quando, attraverso azioni coordinate, sui social network, delle forme di fatwa permettono di censurare, boicottare o umiliare pubblicamente individui le cui opinioni o comportamenti sono ritenuti offensivi, imbarazzanti o giudicati divergenti da questa nuova ideologia intollerante e bellicosa della social-giustizia;

Quando l’arma dei social media porta a minare la carriera o la reputazione delle voci dissenzienti, come dimostrano centinaia di casi attuali;

Quando queste azioni conducono all’esacerbazione e alla violenza dell’opposizione, alla radicalizzazione delle posizioni antagoniste;

Allora, si può temere che siano in grave pericolo la cultura, la storia e la libertà di espressione rispettosa dell’altro, fondamenta del dibattito democratico e del progresso sociale.

Se le 56 vignette semi-finaliste del concorso affrontano con talento le varie sfumature di questa nuova cultura violente del buonismo, detta Cultura Woke, le tre vignette premiate ne fanno una sintesi straordinaria nell’immediatezza del messaggio trasmesso, con mezzi grafici di grande bellezza ed efficacia, senza bisogno di parole.

Durante la cerimonia, i tre vignettisti membri della giuria hanno esposto le motivazioni della loro scelta unanime: Marilena Nardi (Italia) per il primo premio, Marlene Pohle (Argentina) per il secondo premio e Joep Bertrams (Paesi Bassi) per il terzo premio.

 

Primo Premio: Tom Janssen (Paesi Bassi) – Black Lives Matter
Marilena Nardi, vincitrice della scorsa dell’edizione 2020 di Libex, ha letto la motivazione del premio.

Numerosi sono stati e sono ancora quelli che sostengono, almeno apparentemente, il movimento antirazzista Black Lives Matter, senza però fare molto altro che levare il pugno per migliorare le cose in materia. Con la sua ironia pungente, e una grafica precisa e dinamica, Tom Janssen mette in evidenza senza equivoco l’ipocrisia delle società occidentali moderne, veloci ad emozionarsi sui social network ma indifferenti alla realtà concreta che affrontano ogni giorno.

I Paesi Bassi hanno una grande tradizione di artisti grafici e rimangono uno dei pochi paesi dove la vignetta satirica di qualità rimane essenziale nel mondo dell’informazione. Tom Janssen è da anni uno dei migliori di questi artisti, con una dimensione spesso vicina al surrealismo tipico di questi paesi di cultura e di tolleranza. Molte delle sue vignette trasformano la realtà politico-sociale in situazioni dove l’assurdo di essa non può più essere nascosta, provocando una sana risata e riflessione critica. Appunto il ruolo più nobile della satira grafica e dell’umorismo.

Vignettista editorialista, pluripremiato, del giornale nazionale olandese Trouw e di diversi giornali regionali. Diplomato dall’Accademia degli Arti di Amsterdam. Le sue vignette sono distribuite a livello internazionale dal Cartoonists & Writers Syndicate, da Cagle Cartoons, e da Voxeurop.eu e pubblicate in numerose testate tra cui: Courrier International, Le Monde, the Japan Times, ecc.

 

Secondo Premio: Elena Ospina (Colombia) – Censura

Le misure anti-Covid non hanno permesso ad Elena Ospina di essere presente a Conversano, ma come Marlene Pohle, ha potuto seguire dalla Colombia la premiazione e dialogare con gli spettatori via una connessione ZOOM.

Marlene Pohle ha letto la motivazione del premio.

Silenzio o ti taglio fuori potrebbe essere il titolo della vignetta di Elena Ospina, che combina due gesti significativi della censura: l’indice sulla bocca per chiedere il silenzio, e le forbici simbolo della censura della stampa. L’estrema semplicità del tratto, rafforzata dalla piattezza dei colori di fondo e dalla delicatezza delle ombre, dà una forza straordinaria al messaggio di critica dei rischi che la libertà di espressione corre a causa della diffusione della Cancel culture.

Come dimostra il suo lavoro, Elena è una donna acuta che fa dell’umorismo intelligente su tutti i temi della società che meritano di essere criticati da una prospettiva umanista e da quella dei diritti umani. Chiara e apparentemente (ma solo apparentemente) semplice nella sua tecnica, la sua linea è tagliente e rilevante, e allo stesso tempo altamente estetica. Senza dubbio, Elena Ospina appartiene al pantheon della satira politica e sociale mondiale.

Vignettista e illustratrice, pluripremiata a livello nazionale e internazionale, inizia la sua carriera con il giornale El Espectador. Lavora per molti anni creando e illustrando numerosi progetti editoriali. Ha collaborato con l’UNICEF per delle campagne a favore dei diritti dei bambini. Pubblica il suo lavoro in libri, giornali e periodici in Colombia, USA ed Europa. È membro della FECO (Federazione di Vignettisti), di Cartooning for Peace e di Cartoon Movement.

 

Terzo Premio: Marco De Angelis (Italia) – Rinnovamento

Anche Marco de Angelis non ha potuto essere presente fisicamente alla premiazione, avendo altri impegni presi prima dell’annuncio dei risultati: una mostra personale durante il famoso Salon International de la Caricature, du dessin de presse et d’Humour di Saint-Just le Martel in Francia.

La giuria ha motivato così il premio che gli ha attribuito.

La vignetta della cancellazione del cervello operata da esseri senza testa, di Marco De Angelis, propone una sintesi senza concessioni di quello che potrebbe significare la Cancel culture, operata da estremisti, ossessionati dalla volontà di procedere a una pulizia del passato e del presente di tutti i peccati suprematisti da cui sarebbe responsabile la cultura occidentale bianca.

Con la sua linea grafica chiara – secondo i termini utilizzati nella storia della grafica e dei fumetti: la ligne claire – Marco De Angelis esprime con un realismo poetico, una critica originale, mai volgare, sempre pertinente e ironica, spesso acerba ma mai cattiva, dei vari temi dell’attualità politica o sociale. È un’umanista, sensibile a tutte le ingiustizie e violenze, alla disumanizzazione delle nostre società, alla censura intellettualmente regressiva, sempre più feroce, nei paesi che dovrebbero difendere la libertà di stampa e di espressione.

L’alleanza del suo stile grafico alla pertinenza delle sue analisi fa di Marco De Angelis uno dei più grandi vignettisti e umoristi grafici italiani degli ultimi 50 anni. Ne sono testimonianza i suoi lavori pubblicati su più di 200 testate, sia nazionali (La Repubblica, Il Messaggero, Il Mattino ecc.) che internazionali (Chicago Tribune, Herald Tribune, Courrier International, Le Monde, Nebelpalter, ecc.) e il riconoscimento del suo talento con il centinaio di premi internazionali ricevuti.

Joep Bertrams ha aggiunto alla motivazione della giuria un elogio di Marco De Angelis con un messaggio personale.

Caro Marco, che peccato non potermi congratulare personalmente con te per il tuo meritato premio.

A prima vista, quando ho guardato tua vignetta, ho visto un gruppo di persone che staccavano il cervello, il pensiero, dal piedistallo dell’umanità. Un immenso danno cerebrale si potrebbe dire.

Una rappresentazione eccezionale dell’atteggiamento distruttivo di tutte quelle persone che pensano, credono, che ci dovrebbe essere solo un’opinione, la loro… o niente.

Ma uno sguardo più da vicino vi mostra che quegli attori sono senza testa, il che rende la situazione ancora più drammatica. Non hanno cervello, non possono avere un’opinione. Non sanno cosa stanno facendo, seguono solo impulsi ma accesi da cosa? Solo dalla soddisfazione? Una bella sensazione? Un buon sapore? Nessuna responsabilità, nessuna coscienza, nessuna immaginazione, nessun futuro.

Con un disegno molto leggero questa vignetta mostra una situazione molto pesante e oscura, il che rende questo cartone così eccellente. Ci vuole cervello per fare questa vignetta.

Complimenti per questa vignetta invidiabile.

 

Le 56 vignette semifinaliste selezionate dalla giuria saranno esposte, dal 20 settembre al 31 dicembre 2021, nel chiostro del Monastero San Benedetto a Conversano (Italia) – sede della Fondazione Giuseppe Di Vagno e sono state pubblicate in un catalogo cartaceo. Il catalogo e le cartoline delle vignette dei 10 vignettisti finalisti del concorso sono a disposizione, gratuitamente, del pubblico che visiterà la mostra.

Il concorso LIBEX2021 è stato organizzato in collaborazione con Cartooning for Peace, e Voxeurop.


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